01 Anello del Norat - Borgata Norat

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Piemonte – Cuneo – Valle Maira
Anello del Norat
Quota partenza m 1.029 – Quota arrivo m 1.029
Quota minima m 998 – Quota massima m 1.262
Lunghezza km 6,500 – Dislivello (D+) m 264 / (D-) m 233
Tipologia: sentiero - sterrata
Difficoltà: E

Nota mtb: ciclabilità 97% - Profilo: L 1 – D 1 – P 1 – T 1 – Q 2

Accesso
Da Cuneo si segue la segnaletica per la valle Maira, fino a Caraglio e Dronero.
Superata quest’ultima località si continua lungo il viale alberato deviando a destra per Roccabruna (segnaletica).
In salita e quindi a sinistra alla rotonda in prossimità della chiesa.
Un lungo rettifilo raggiunge una biforcazione: a sinistra per superare tre tornanti e deviare poi a sinistra alla successiva biforcazione.
Superata la borgata Gardiola si continua per circa un chilometro fino alla borgata Norat.
L’itinerario inizia dalla piazzetta antistante la chiesa.

Punti di appoggio
Dronero (Cn) – presenti tutti i servizi
Borgata Sant’ Anna – Roccabruna (Cn)

Coordinate geografiche
Sistema WGS 84 (World Geodetic System 1984)
DMS: schema sessagesimale - DD: schema decimale

Borgata Norat               DMS 44° 29’ 00.5” N     7° 18’ 32.9” E
                                         DD 44.48347° N       7.30913° E
Borgata Sant’Anna        DMS 44° 29’ 52.1” N      7° 18’ 30.4” E
                                          DD 44.49782° N      7.630844° E
     Le numerose borgate che costituiscono il comune di Roccabruna sono sparse lungo il pendio che dalla strada di fondovalle sale alla Strada dei Cannoni e al Santuario di Valmala.
     L’itinerario qui descritto, ciclabile anche in mountain-bike, porta l’escursionista dalla borgata Norat alla borgata e al santuario di Sant’Anna, sviluppandosi praticamente sempre all’interno di un bosco.
     Lungo il percorso si trovano le deviazioni che raggiungono altre borgate, piccole comunità tradizionalmente dedite all’agricoltura e alla pastorizia.
Oggi il territorio, legato alla cultura occitana, conosce una rivitalizzazione dovuta al turismo escursionistico e naturalistico che qui e più in generale nella val Maira trova l’ambiente ideale.

     La borgata Norat, lo Norat nella grafia classica occitana, è nota per aver dato i natali nel 1867 a Giacomo Inaudi, il calcolatore prodigio capace di compiere a mente calcoli matematici di estrema difficoltà.
     Dalla piazzetta antistante la chiesa ed il forno comune si passa in discesa attraverso le case per uscire in prossimità di un pilone votivo (m 998 slm; km 0,250); segnaletica.
     Dopo aver piegato a sinistra si prosegue lungo un’ampia carrareccia che entra nel bosco, un falsopiano che esce allo spiazzo dove sorge la Cappella di San Bartolomeo (m 1.007 slm; km 0,800).
     Qui convergono i sentieri provenienti dalle borgate vicine, ben segnalati da alcuni cartelli; in uno di questi è conservato un quaderno ove è possibile lasciare una nota personale.

     Si voltano ora le spalle alla Cappella per effettuare un’inversione e prendere il sentiero che risale l’ampio costone; qualche breve passaggio a gradoni può creare delle difficoltà ai bikers, ma si tratta comunque di poche decine di metri.
     All’altezza di un bivio (m 1.084 slm; km 1,300) si tiene la sinistra per seguire una sterrata che attraversa poi un pratone e raggiunge un gruppo di antenne (m 1.154 slm; km 1,800).

     Nel tratto successivo la pendenza diminuisce sensibilmente finchè, usciti dal bosco e superato un punto panoramico, si raggiunge un quadrivio (m 1.173 slm; km 2,200) in prossimità di una costruzione in legno.
     L’abbondanza di cartelli non lascia dubbi sulla direzione da seguire: lasciata la sterrata si imbocca il sentiero (secondo da destra) che sale ripido per un centinaio di metri fino ad una biforcazione che viene superata sulla destra uscendo subito dopo in corrispondenza di un cippo (m 1.217 slm; km 2,400).
     Superato ormai gran parte del dislivello si entra nella bellissima Pineta di Sant’Anna, attrezzata con panche e barbecue; qui si trova anche una struttura che ospita un rifugio ed un museo.
     La prima metà dell’anello si conclude sul piazzale del Santuario di Sant’Anna (m 1.262 slm; km 3,100). Fontana; ristorante.
     La borgata è anche il terminale di un crono test per ciclisti che parte dalla piazza del mercato di Dronero, un percorso di nove chilometri per un dislivello di 638 metri.

     Dal piazzale si prende la strada che in discesa passa davanti al ristorante, piegando poi a destra per entrare nel bosco, su asfalto ancora per qualche decina di metri.
     Si cammina ora lungo una carrareccia che perde progressivamente quota fino a raggiungere un primo gruppo di case, la borgata Negosi (m 1.177 slm; km 3,700).
     Il luogo era punto di sosta per le carovane di merci e bestiame che andavano verso i paesi della val Varaita.
     Poco oltre si trova un tratto di asfalto lungo un centinaio di metri per arrivare poi alle antiche borgate di Castelleretto e di Ciafrot (m 1.104 slm; km 4,200).
     Quasi al termine della discesa si passa su asfalto per uscire sulla strada comunale in prossimità della borgata Combetta (m 1.079 slm; km 4,600).

     Qui si tiene la sinistra in salita per un breve tratto fino ad una fontana, da cui si prosegue in piano su bella sterrata dal fondo compatto.
     Raggiunta una casa isolata si piega appena sulla sinistra per una brevissima discesa che porta alla borgata Grangia (km 5,400); ora su sentiero si rimane all’esterno delle case rimanendone più in alto per passare davanti ad un pilone votivo ed entrare in un fitto bosco.
     Si percorre ora l’antica mulattiera che collegava le borgate Norat, Grangia e Combetta, oggi un largo sentiero che con alcuni brevi tratti in discesa porta a chiudere l’anello nuovamente al Norat (m 1.029 slm; km 6,500).
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