Piemonte – Cuneo – Valle Maira
Alpi Cozie
Colle di Rui da Chiappera
Quota partenza m 1.614 – Quota arrivo m 2.712
Quota minima m 1.614 – Quota massima m 2.712
Lunghezza: km 5,500 – Dislivello m 1.098 (D+)
Tipologia: sentiero
Difficoltà: EE
Nota mtb: ciclabilità 85% - Profilo: L 1 – D 3 – P 3 – T 2 – Q 3
Accesso
Da Cuneo si raggiunge Caraglio, proseguendo fino a Dronero. Qui si imbocca la valle Maira, che viene risalita fino a Chiappera, frazione di Acceglio.
Punti di appoggio
Campo Base - Chiappera - tel.: 334.8416041
Coordinate geografiche
Sistema WGS 84 (World Geodetic System 1984)
DMS: schema sessagesimale - DD: schema decimale
Chiappera DMS 44° 29’ 32,6” N 6° 55’ 26,9” E
DD 44,4924° N 6,9241° E
Colle Rui DMS 44° 31’ 10,7” N 6° 56’ 29,1” E
DD 44,5196° N 6,9415° E
Colle di Rui da Chiappera
La prima parte dell’itinerario è frequentata anche dagli alpinisti che vanno agli attacchi delle vie di arrampicata che salgono alla Croce Provenzale e alla Torre Castello; tutti comunque, escursionisti e alpinisti, partono da uno spiazzo lungo la carrareccia che sale alle baite Collet, poche centinaia di metri dopo il Ponte Souttan, al termine del lungo rettilineo che prosegue oltre Chiappera.
Questo itinerario parte invece dall’abitato di Chiappera e va poi a ricongiungersi con l’altro evitando le dure rampe che caratterizzano quest’ultimo: qualche passo in più ma tanta fatica in meno, gratificati anche dal bel panorama sul Vallone del Maurin.
Dalla chiesa di Chiappera, fontana, si sale tenendosi all’esterno dell’abitato per un centinaio di metri, piegando poi a sinistra per imboccare un sentiero dal fondo cosparso di ciottoli che compie un’ampia curva, tenendosi sulla sinistra orografica.
Il sentiero prende quota con pendenza contenuta, alternando anche tratti in piano, con bella visione sul Vallone del Maurin; percorso poco più di un chilometro si supera una breve ma ripida rampa che esce ad un poggetto, in prossimità di alcuni ruderi (m 1.778 slm; km 1,300).
Pochi metri in discesa e si riprende a salire in un’ampia conca, attraversando un alpeggio dove i bovini la fanno da padroni, occupando spesso anche il sentiero.
Superata la confluenza con l’altro sentiero si sale con pendenza a tratti sostenuta ed alcuni tornanti passando alla base della Croce Provenzale, fino ad un bivio (m 2.152 slm; km 2,700), all’altezza di una spalla erbosa: lasciato sulla sinistra il sentiero che continua per il Colle Greguri, base di attacco per la via normale alla Torre castello, si piega a destra seguendo uno stretto sentiero che taglia il pendio con una serie di curve.
Ben presto la pendenza si impenna sensibilmente nell’affrontare una rampa che tira dritto ad un poggetto (m 2.268 slm; km 3,100), splendido punto di osservazione sulla Torre Castello, con la quale si è ormai quasi in linea.
Il tracciato continua risalendo una sorta di canalone fino a che una serie di tornantini segna l’uscita sul vallone che ha la sua testata nella vetta del monte Cervet. Un bel traverso pianeggiante permette di riprendere fiato, nel mentre si passa alle pendici del monte Eighier, sul cui fianco si trovani i ruderi di una caserma.
All’altezza del km 4,200 si gira a sinistra per attaccare i due tornanti che risalgono il pendio ed escono alla Colletta (m 2.558 slm; km 4,600): in questo passaggio è bene non distrarsi, facendo attenzione alla leggera esposizione del sentiero e al fatto che il terreno offre scarsa stabilità.
Dalla Colletta si traversa rimanendo poco a valle della cresta, con andamento irregolare e con alcuni passaggi ancora in esposizione, fino al breve dislivello che raggiunge il Colle di Rui (m 2.712 slm; km 5,500).
Sul versante opposto si apre il Vallone Traversiera, percorso da una carrareccia che va ad incrociare il fondo della val Maira all’altezza della frazione Villar, poco a monte di Acceglio.
Dal Colle una breve appendice porta alla vetta del monte Cervet (m 2.984 slm).
Il ritorno per l’itinerario di salita.