Parco Naturale
delle valli Veglia e Dévero
Monte Corbernas da Alpe Dévero
Accesso: a) da Genova: si percorre la A26 dei Trafori fino a Gravellona Toce, proseguendo poi lungo la superstrada del Sempione fino all'uscita di Crodo. Qui si va per Baceno, Goglio e Alpe Dévero. b) da Torino o da Milano: si percorre la A4 Torino-Milano fino all'inserimento nella A26, in direzione di Gravellona Toce.
Partenza: dai parcheggi di Alpe Dévero.
La valle Dévero e la valle Veglia sono istituite come Parco Naturale e fanno parte delle aree protette dell'Ossola.
L'origine glaciale di queste valli alpine è documentata dalla presenza di numerosi laghi e di accumuli morenici, mentre l'ambiente più in generale offre ampi pascoli e boschi di larice.
Con base all'Alpe Dévero si apre una articolata rete di sentieri che portano a vette come il monte Cervandone e la Cima d'Arbola o ai laghi di Dévero, d'Agàro e di Sangiatto.
La meta turistica più gettonata è il borgo di Crampiolo, dove è possibile trovare ospitalità presso alcune strutture.
Partenza: Alpe Dévero m 1.631 slm
Arrivo: monte Corbernas m 2.578 slm
Dislivello positivo: m 947
Tempo percorrenza: ore 5,30
Tipologia: sterrata / sentiero
Ambiente: pascoli di fondovalle / bosco
Segnavia: rettangolo bianco-rosso
L'escursione non punta direttamente al monte Corbernas ma compie un ampio anello che ha nella borgata di Crampiolo il suo punto di riferimento.
Il percorso va a toccare tutta una serie di laghi e laghetti, il che ne giustifica la non indifferente lunghezza, circa 18 chilometri.
Dai parcheggi si sale alle case uscendo sull’ampio pianoro di Alpe Dévero, attraversandolo in direzione della borgata Canton. Mentre si cammina si può già scorgere sulla destra in lontananza la calotta del monte Corbernas, meta dell’escursione.
Raggiunto il villaggio si prende sulla destra (segnaletica) il sentiero che sale entrando nel bosco.
Lo strappo è breve e, superate alcune case isolate, esce nella conca che ospita il lago delle Streghe, contornato da un bel bosco.
A seconda dell’orario e della posizione lungo le rive si osservano, riflessi sulle acque verdastre, i profili del monti circostanti, mentre, ponendosi leggermente più in alto, si scorgono adagiati sul fondo i resti fossili di tronchi d’albero.
Si continua sul sentiero che a destra supera un risalto per scendere poi nell’ampio pianoro che ospita la borgata Crampiolo (m 1.757 slm). Attraversato il ponticello si entra tra le case, restaurate nella tipica architettura di montagna fatta di pietra e legno.
Da Crampiolo si prende la sterrata che sale alle spalle del borgo ed entra poi nel bosco, continuando con lievi dislivelli; in corrispondenza di una biforcazione si tiene la destra per Alpe della Valle, lasciando sulla sinistra la deviazione per Montorfano.
Il sentiero costeggia dall’alto il lago di Dévero mentre sulla sinistra si scorge il vallone di Valdeserta, dominato dalla Punta di Valdeserta e dal monte Fidascian, lungo la cresta che separa l’Italia dalla Svizzera.
Abbandonato il sentiero che contorna il lago si piega verso destra attraversare in salita un bel bosco di larici e scendere nella conca dell’Alpe della Valle (m 2.048 slm).
Superata una passerella in legno si è ad un bivio (segnaletica): a sinistra si va per l’Alpe della Satta e l’Alpe Forno, mentre l’escursione prosegue tenendosi a destra in direzione dell’Alpe Naga.
Il sentiero risale ora i pascoli ed arriva all’Alpe Naga (m 2.210 slm), all’altezza di una baita in pietra.
Si continua nell’ampio vallone in leggera salita superando la deviazione per la Bocchetta della Valle per arrivare al Passo di Poiala (m 2.411 slm), alle pendici del monte Alpe della Valle.
Qui si piega verso destra per seguire una traccia che risale il ripido fianco della montagna, un passaggio delicato sugli sfasciumi che portano in vetta. Giunti a ridosso della cima si traversa verso destra per uscire ancora su sfasciumi ad un colletto da cui si guadagna la vetta (m 2.667 slm) superando con un passaggio esposto alcuni salti di roccia.
Magnifico il panorama sulla valle del Dévero, verso la Punta d’Arbola ed il ghiacciaio del Finsteraarhorn.
Tornati al colletto si cammina per traccia lungo l’ampia cresta perdendo quota fino ad un ripiano con alcune curiose formazioni rocciose oltre le quali si riprende a salire fino ad un anonimo rilievo.
Nuovamente in discesa si arriva alle pendici del Monte Corbernas, seguendo ora una traccia su detriti che taglia in diagonale verso destra fino ad un colletto erboso.
Si risale il breve pendio erboso uscendo sulla cima del Monte Corbernas m 2578 slm.
Dalla vetta si scende per qualche decina di metri fino ad un ometto di pietra ove si piega a sinistra su una esile traccia che taglia il ripido versante del monte e porta all’ampia depressione della Bocchetta di Scarpia m 2248 slm.
Da qui con una breve appendice si arriva in vetta al monte del Sangiatto (m 2.387 slm), con bella vista sul bacino dell’Agàro e sui laghi del Sangiatto.
Ridiscesi alla Bocchetta si segue il sentiero che continua in discesa attraverso un ampio canalone fino al lago Superiore del Sangiatto (m 2.036 slm); ancora in discesa si passa per l’Alpe Sangiatto per arrivare al lago Inferiore del Sangiatto (m 1.981 slm).
Attraverso il bosco si arriva ad un bivio ove si tiene la destra per continuare in leggera discesa e ritrovarsi nuovamente a Crampiolo (m 1.757 slm).
Su percorso già noto si passa accanto al lago delle Streghe, sperando di cogliere differenti giochi di luce, andando così a chiudere l’escursione all’Alpe Dévero.