Parco Nazionale
d'Abruzzo, Lazio e Molise
Area dei monti Marsicani: val Fondillo
Stazzo di Valle Fredda
Accesso: uscita al casello di Pescina lungo la A 25 Roma-Pescara. Imboccata la SR 83 Marsicana la si segue in direzione di Villetta Barrea, superando il paese di Pescasseroli e il bivio per Opi.
Giunti al km 51,500, accesso al Parco “F”, si parcheggia nel piazzale presso la vecchia segheria.
Servizi: presso il locale Centro Foresta si trovano un bar-ristoro, l’ufficio informazioni, un’area pic-nic, un centro ippico. Contatti: tel. 331.9727262 – www.valfondillo.it
Lo stazzo costituiva l’area delimitata da un muricciolo di pietre, di forma quadrangolare, all’interno della quale veniva riunito il bestiame nel corso della transumanza.
A sua volta l’area poteva venire ulteriormente suddivisa in più riquadri per separare differenti tipologie di animali.
Gli stazzi erano collegati tra loro dai tratturi, ampie piste a fondo naturale segnate dal periodico passaggio degli animali. Tipici i tratturi che collegavano i pascoli dell’Appennino abruzzese alle pianure della Puglia.
Partenza: ingresso F – Vecchia segheria m 1.084 slm
Arrivo: Stazzo di Valle Fredda m 1.323 slm
Dislivello positivo: m 239
Tempo percorrenza: ore 1,00
Tipologia: sterrata / sentiero
Ambiente: pratoni di fondovalle / bosco
Segnavia: F4 – Bianco/rosso
L’escursione: dal parcheggio si passa davanti al punto ristoro incamminandosi lungo la carrareccia che risale la val Fondillo.
Superata la vecchia segheria si arriva subito dopo ad una deviazione che si apre sulla destra, un ampio sentiero dal fondo sassoso, in salita appena accennata.
Passati accanto ad un pascolo recintato si lascia sulla sinistra il sentiero per le grotte Fondillo, proseguendo dritti lungo la traccia che entra nel bosco.
Dopo aver aggirato le pendici del monte Dubbio il sentiero piega verso sinistra, entrando nel fondovalle della valle Fredda, che ora si distende in parallelo alla strada che sale verso Forca d’Acero e che si può intravvedere a tratti sulla destra, nascosta dalla vegetazione.
Usciti allo scoperto si cammina lungo l’antico tratturo che raggiunge lo stazzo di Valfredda, ora ristrutturato e adibito a rifugio.
Nei pressi si trovano i muretti di pietre che delimitavano gli spazi per gli animali e l’abbeveratoio.
L’escursione termina qui, ma può valere la pena di proseguire per un breve tratto ed uscire sul pratone ove si trova il cartello in corrispondenza di una biforcazione del sentiero: a destra il sentiero F4 va in direzione di Forca d’Acero, mentre a sinistra la traccia contrassegnata dal simbolo F6 punta verso il monte San Nicola e il valico Inguagnera.
Chi volesse chiudere un anello può seguire il sentiero F6 che, superato appunto il valico Inguagnera, va ad intersecare il sentiero F5 poco a valle della Serra delle Gravare, da cui si scende allo stazzo di val Fondillo e nuovamente alla vecchia segheria lungo la carrareccia di fondovalle (simbolo F2).