Vallon Miniere - Borgata Norat

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Parc National du Mercantour
Valle delle Meraviglie

Refuge des Merveilles dal Lac des Mesches
Accesso: provenendo da Borgo San Dalmazzo (Cn) o da Ventimiglia (Im) si percorre la val Roja fino a San Dalmas de Tende, ove si gira in direzione di Casterino. Raggiunto il bacino artificiale di Mesches si parcheggia.
    Servizi: località di riferimento è Casterino, pochi chilometri a monte, con servizi di ristorazione e punto info del Parco.
    Contatti: rifugio tel.: (+33) 4 93046464  -  Parc d. Mercantour (Tende) : tel.: (+33) 4 93046700
 L'escursione si svolge lungo il Vallon de la Miniere e raggiunge il refuge des Merveilles, base di partenza per la vetta del monte Bego e per i siti ove si trovano le incisioni rupestri.
    Il rifugio, proprietà del C.A.F. (Club Alpino Francese), è raggiungibile anche grazie al servizio navetta con mezzi fuoristrada del Parco.

    L'itinerario segue per gran parte una sconnessa carrareccia, con la possibilità di tagliare per sentiero alcuni ampi tornanti.
    Solo a due terzi della salita, presso una casa (cartello e fontana) si devia per il bel sentiero che prende quota più decisamente attraverso il bosco, andando a riprendere la strada bianca poco prima del lago Saorgine.
    Partenza: Lac des Mesches m 1.388 slm
    Arrivo: refuge des Merveilles m 2.115 slm
    Tempo di salita: ore 2,30
    Dislivello positivo: m 727
    Segnaletica: cartelli lungo il percorso
  Dal parcheggio si torna indietro lungo la strada per un centinaio di metri, fino al cartello che segnala l'inizio del sentiero.
    Subito in salita attraverso il bosco, lungo una mulattiera che con alcuni tornanti prende quota addentrandosi nel Vallon de la Miniere, fino a ricongiungersi con la carrareccia in prossimità di alcune case e di un laghetto.

    Da qui in avanti si cammina lungo la carrareccia che sale con pendenza contenuta, con un fondo sconnesso e coperto di ciottoli.
    L'ambiente presenta un misto di rocce e vegetazione, completato dalla presenza di piccoli ruscelli: un quadretto idilliaco turbato a volte dal faticoso arrancare dei mezzi fuoristrada, un modo alternativo di fare escursionismo.

    Mentre si continua a salire si intuisce quale sia il punto da raggiungere, quel pendio che, molto più in alto, chiude il vallone. Se ne deduce che la strada, con la sua pendenza limitata, debba compiere molte giravolte per superare il dislivello; la variante si presenta circa a due terzi di cammino sotto forma di un sentiero, segnalato da un cartello ed in prossimità di una casa e di una fontana, che taglia più direttamente verso la testata del vallone ma soprattutto sale con gradoni di roccia e ripide rampe.

    Il sentiero esce poi a ricongiungersi con la carrareccia ormai all'altezza del pianoro, in prossimità del lago Saorgine.
    Attraversato un ponte si continua per un breve tratto fino al lac Long Superior e al parcheggio dei fuoristrada.
    L'arrivo al rifugio con la vista del lago sovrastato dal roccioso monte Bego chiude l'escursione.
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